Le risorse web per conoscere Van Gogh/4

Continua la raccolta di risorse online per lo studio e l’esplorazione della vita e delle opere di Van Gogh. Questa volta presentiamo due video interattivi e in realtà virtuale. Il primo risale al 2012 ed è opera dell’artista e ingegnere greco Petros Vrellis con la Starry Night interactive animation.

Si tratta di un’animazione responsive della celebre Notte stellata di Van Gogh. Nella versione digitale della tela, scaricabile come app a pagamento sul proprio device, è possibile interagire sfiorando con la mano il cielo stellato, generando un movimento a onda che asseconda ed esalta la pennellata fluida e ondulata con cui Van Gogh ha creato il cielo notturno, i cipressi, le colline. Si può zoomare sulle varie parti del dipinto, addentrarsi nel paesaggio sullo sfondo, selezionare gli strumenti di indagine. L’installazione in presenza prevede invece che l’interazione avvenga tramite uno schermo digitale che riceve dai sensori posti in alto l’input del movimento eseguito, e lo traduce nelle ‘distorsioni’ conseguenti. L’effetto è ipnotico.

Le interazioni, potenzialmente infinite, sono state realizzate con un sistema open source, smontando l’opera e rimontandola in pixel digitali. Nella pagina del suo sito dedicata al progetto, Vrellis illustra come funziona l’interazione con l’opera e raccoglie le diverse versioni messe a punto negli anni: il video interattivo, il video su Youtube e la app per mobile.

 

 

 

 

 

 

Da Shangai arriva la ricostruzione virtuale del paesaggio a opera della sociatà Motion Magic, nata nel 2000, attiva nella produzione di prodotti multimediali che combinino l’arte con le tecnologie digitali. Utilizzando le frecce del navigatore e muovendosi nello spazio si può direzionare il nostro avanzamento nel villaggio, frutto di una ricostruzione a memoria dei luoghi conosciuti dall’artista in Francia e nella natìa Olanda.

Sulla pagina in inglese della società si vedono le schermate in corso d’opera.

 

 

 

 

 

 

 

 

Installazioni, app, video online sono un’occasione di conoscenza dell’opera originale senza che questa perda verosimiglianza o poesia. Lontani dalla sala del Moma di New York, dove l’opera si trova, possiamo interagire con l’immagine ed esplorarla grazie al tatto e al movimento del corpo, sempre più rilevanti nell’apprendimento e nella decodifica delle informazioni che ci circondando.

E in attesa di incontrare l’originale, sulla piattaforma Google Arts&Culture possiamo entrare in modalità realtà virtuale nella stanza del museo, vedere la tela nella sua collocazione attuale, con le sue reali dimensioni, scoprirne i ‘vicini’ di casa, ovvero le altre opere di Van Gogh in collezione. Quando un giorno saremo di fronte alla tela originale, avremo costruito giù un bagaglio di esperienze legate all’opera e sarà come incontrare una nostra conoscenza.