Fermo in acquarello: una giornata in una Learning city Unesco

Dal 12 marzo al 3 aprile la città di Fermo ospita Fermo in acquarello, la rassegna nata intorno alla delicata tecnica di pittura amata dagli artisti inglesi del Grand tour. E inglese è l’artista che ha dato vita a questo appuntamento, Judith Offord, da molti anni residente in Italia, che si è avvalsa della collaborazione di Loreta Colantonio e dell’UniPop – Università Popolare di Fermo. Le Marche sono la regione più attiva in questo campo, grazie all’appuntamento internazionale di Fabriano in acquarello, che vede ogni primavera la partecipazione di acquarellisti ed acquarelliste da tutto il mondo.

Le iniziative – mostre, conferenze, concerti, laboratori aperti al pubblico, proiezioni di film documentari – rientrano nelle attività che una Learning city Unesco mette in atto per promuovere la formazione permanente sul territorio. Fermo è entrata nell’elenco delle Learning city nel 2018, seguita da Palermo (2019), Lucca e Trieste (2020).

Poiché l’idea di “imparare per tutta la vita” è una caratteristica essenziale di sopravvivenza dell’umanità ed è profondamente radicata in tutte le culture, l’UNESCO nel 2015 ha istituito una Global network of learning cities, una rete di comunità e di città di apprendimento. (Sito dell’Unesco Italia)

Ne abbiamo parlato con il dr. Alessandro Ciaudano, membro del comitato direttivo della UniPop Fermo, sotto la cui gestione si sviluppano giornate come questa. Ci spiega che le learning city vengono valutate e riconfermate dal comitato Unesco ogni due anni, in un incontro internazionale, sulla base delle attività svolte. I progetti culturali sul territorio possono così rientrare in un programma organico che permette di raggiungere e coinvolgere un pubblico più ampio.

Il 12 marzo abbiamo presenziato alla giornata inaugurale, che ha visto la presenza di molti visitatori di tutte le età. La conferenza di apertura, tenuta nella Sala dei ritratti al Palazzo dei Priori di Fermo dalla storica dell’arte Loredana Finicelli, docente all’Accademia di Belle Arti di Macerata e di Frosinone, ha trattato della presenza degli artisti inglesi nelle Marche durante il Grand Tour. Un excursus che si è condensato sulla data simbolica del 1819, quando Turner è tra Ancona, Loreto, Recanati – come mostrano i suoi taccuini di viaggio – e Leopardi scrive L’infinito.

Una pagina del taccuino di viaggio di Turner con la veduta di Ancona (sito della Tate di Londra).

Dopo la conferenza, l’artista Ida Tentolini ha realizzato un paesaggio dal vivo, spiegando le caratteristiche dell’acquarello e interagendo con il pubblico.

L’artista Ida Tentolini realizza un acquarello nella della Sala dei ritratti al Palazzo dei Priori di Fermo.

Nel pomeriggio i seguitissimi laboratori aperti hanno dato la possibilità ad adulti e bambini di sperimentare la tecnica, in attesa del vernissage della mostra My Journey di Judith Offord, a cura di Loredana Finicelli e Eleonora Paniconi.

Il gruppo organizzatore è già al lavoro per l’edizione del prossimo anno. Sulla pagina Facebook FermoInAcquarello maggiori informazioni e aggiornamenti.