Futurismo. Immagine densa

Giacomo Balla, Dinamismo di un cane al guinzaglio, 1912, Collezione Albright-Knox, Art Gallery, Buffalo
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Balla, Dinamismo di un cane al guinzaglio, 1912: esplora l’immagine per entrare nei dettagli
Guinzaglio Zampe e coda Cornice Firma e data La signora

Guinzaglio

Nella sua ricerca della resa del movimento su due dimensioni, Giacomo Balla rappresenta le oscillazioni del guinzaglio durante la passeggiata, tracciando delle curve armoniche che ricordano quelle che in fisica si chiamano sinusoidi.

Zampe e coda

"Una figura non è mai stabile davanti a noi ma appare e scompare incessantemente per la persistenza dell'immagine nella retina le cose in movimento si moltiplicano si deformano susseguendosi come vibrazioni nello spazio che percorrono così un cavallo in corsa non ha quattro gambe ma venti",  si legge in un passo del manifesto La pittura futurista (1910), più volte citato in relazione anche a questo dipinto di Balla.
Un riferimento importante è agli studi di Marey sulla cronofotografia, poiché la
 rappresentazione del movimento delle zampe e della coda del bassotto è ottenuta ripetendo la stessa immagine in posizioni diverse. Una stessa tecnica è usata da Balla nel dipinto La mano del violinista del 1912 (Londra, collezione Estorick). L'anno successivo, Balla avrebbe conosciuto i fratelli Bragaglia, anche loro coinvolti nelle ricerche sul movimento in fotografia, oltre che nel cinema.

 

Cornice

Le linee diagonali con cui Balla dipinge il terreno concorrono a dare la sensazione del movimento, secondo una idea ben radicata nella cultura pittorica e grafica fra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento. La cornice - come spesso accade nelle composizioni di Balla -  prosegue lo spazio del quadro, sia nel colore, sia nelle linee ritmiche e ripetute.

Firma e data

"Balla 1912" si legge nell'angolo in basso a destra: la firma e la data seguono l'inclinazione dei tratteggi dinamici che indicano il movimento del terreno sotto i piedi.

La signora

"Secondo una testimonianza delle figlie"  di Balla "il quadro sarebbe stato dipinto nel maggio 1912, durante un soggiorno dell'artista a Montepulciano. La signora con il cagnolino sarebbe la contessa Nerazzini di cui Balla era ospite", così viene documentato nel catalogo generale dell'opera dell'artista di Giovanni Lista.

 

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