Ambienti digitali e patrimonio culturale

Il convegno Ambienti digitali per l’educazione all’arte e al patrimonio,  curato da Alessandro Luigini e Chiara Panciroli (con il patrocinio di Unione Italiana Disegno) si è svolto ai primi di ottobre del 2017 presso la Libera Università di Bolzano, con lo scopo di esplorare con metodo il vasto ambito indicato dal titolo e di collegare punti di vista pedagogici, progettuali e applicativi.


Ora (2018) l’editore Franco Angeli pubblica gli atti (sviluppati e approfonditi) nella collana Educazione al patrimonio culturale e formazione dei saperi, con i medesimi curatori del convegno.
Scorrere l’indice del volume  introduce alla varietà  delle esperienze riportate, che modulano e avvicinano sia le discipline di partenza (archeologia, storia, storia dell’arte, arti performative), sia gli ambiti (scuola, museo, città, web e social), sia le destinazioni (formazione, intrattenimento, valorizzazione), sia le tecnologie (multimediali, ricostruttive, senza dimenticare la presenza discreta della carta). I due curatori sottolineano da subito che gli interventi non sono presentati in sezioni tematiche, proprio in virtù della natura interdisciplinare e trasversale delle materie.
Apre la raccolta un saggio  di Antonio Lampis, che è stato per venti anni direttore della ripartizione Cultura italiana della Provincia autonoma di Bolzano e – dal settembre 2017 – è direttore generale Musei del Mibact. Lampis argomenta in favore di allestimenti e racconti museali dinamici e coinvolgenti, progettati tenendo conto in primis delle generazioni più giovani, avvezze a muoversi in “universi cognitivi estremamente complessi ed in costante evoluzione”: secondo la sua analisi, è anche da queste attitudini che possono emergere “grandi opportunità per comprendere le simbologie complesse del patrimonio artistico”.
Come spesso accade nelle buone pratiche, lo sguardo storico aiuta a comprendere il presente così come le novità in corso aumentano i significati possibili del passato e la bussola da seguire  è l’interconnessione inclusiva fra i saperi.

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