Le risorse web per conoscere Van Gogh/1

A volte viene da chiedersi: cos’altro ci sarà da dire ancora su Van Gogh? Dopo che gli sono stati dedicati studi accademici, convegni, mostre, monografie, film, romanzi, canzoni, poesie, siti web, cosa rimane ancora da scoprire su questo popolarissimo artista che, ironia della sorte, morì avendo venduto un solo quadro e cento anni dopo ha battuto con un suo ritratto il record del prezzo più alto pagato all’asta per un’opera d’arte? Certo, i Girasoli pur nella loro fama non sono ancora diventati un’icona di Whatsapp come l’Urlo di Munch, eppure Van Gogh è tra gli artisti più chiamati in causa quando si tratta di sperimentare nuove interazioni con la storia dell’arte nell’età del digitale, delle reti, del web 3.0.

Qualcuno ricorderà il cd-rom Missione Sole, uscito in Italia intorno al 2000 per l’editore L’Espresso, che attraverso l’esplorazione di alcune opere permetteva di raccogliere indizi e avanzare nelle varie fasi della vita dell’artista, fino al campo di grano dove si sparò. Più recentemente (2016) ha avuto un grande successo di pubblico la mostra multimediale itinerante Van Gogh Alive – The Experience, realizzata con più di 3000 immagini su pareti multischermo, accompagnate da musiche dell’epoca e brani tratti dalle lettere del pittore; un viaggio immersivo e sinestetico di grande suggestione.

I social network non sono rimasti a guardare, così sulla piattaforma Facebook si è sperimentata una mostra di quelle cosiddette ‘impossibili’, quando il 14 agosto 2017 cinque musei internazionali si sono dati appuntamento per mostrare al pubblico collegato le 5 versioni esistenti in istituzioni museali dei Girasoli di Van Gogh, per la prima volta esposte insieme, simultaneamente, in un evento live rintracciabile con l’hashtag #Sunflowerslive.

Quel giorno la National Gallery di Londra, il Van Gogh Museum di Amsterdam, la Neue Pinakothek di Monaco, il Philadelphia Museum of Art e il Seiji Togo Memorial Sompo Japan Nipponkoa Museum of Art di Tokyo hanno trasmesso in diretta sulla loro pagina Facebook ufficiale un video in cui i rispettivi curatori, in una manciata di minuti, hanno svelato i retroscena dei dipinti, introdotto il contesto in cui sono stati creati, mostrato le differenze con le altre versioni, riferito di vicende legate all’acquisizione, analizzato l’importanza dell’opera nella storia dell’arte.

Una miniera di informazioni – in lingua inglese – che si prestano a diversi lavori in classe, sia individuali che di gruppo, quali tradurre, riassumere e confrontare i video, o ancora elaborarne di propri per uno studio sinottico di opere che si richiamano tra loro per data di esecuzione, soggetto o stile (es. l’Orazione nell’orto di Mantegna e Bellini, la Giuditta e Oloferne di Caravaggio e di Artemisia Gentileschi, ecc.).

#Sunflowerslive ha permesso di vedere per la prima volta insieme a confronto in un unico spazio, seppur virtuale, tutte le versioni note dell’opera più celebre di Van Gogh, un evento che forse non sarà mai realizzabile nella realtà fisica, e ha consentito al grande pubblico di partecipare a distanza. Un’occasione di approfondimento a diversi livelli: soddisfare una curiosità, approfondire l’argomento, conoscere il dietro le quinte di un museo, entrare nelle sue sale, sia esso vicino o lontano, grazie a uno strumento così quotidiano come i social network.

 

MSB