La Biennale sull’isola.

La sfida della Biennale d’arte di Helsinki, giunta alla III edizione, è in primo luogo logistica: proporre una mostra su un’isola, dove le opere sono soggette agli agenti atmosferici, con poca disponibilità di spazi chiusi, percorsi obbligati, condizioni di visita soggette al meteo. Ma rappresenta anche la scelta, tradizionalmente nordica e cara ai finlandesi, di vivere l’arte nella natura, in un tempo lungo che preveda il coinvolgimento dei sensi e del corpo (sopra tutti, l’esempio del Louisiana danese). Certamente anche il periodo storico che ne ha visto la nascita, nel 2021 in piena pandemia, ha influito sulla decisione di individuare un luogo en plein air, relativamente remoto.

L’isola di Vallisaari nell’arcipelago
La mappa delle opere sull’isola

Accantonato il progetto di un museo Guggenheim sul Baltico, che ha tenuto banco per anni nell’opinione pubblica, la Finlandia ha rilanciato con la sua idea di Biennale, per confermare il proprio posto nella mappa della creatività contemporanea.

L’ingresso della mostra al museo HAM di Helsinki con un’opera di Yayoi Kusama, Flowers that Bloom Tomorrow, 2011

Con la cura di Kati Kivinen e Blanca de la Torre, in questa edizione la Biennale indaga il tema della difesa, shelter, ispirato all’habitat quasi incontaminato dell’isola di Vallisaari, a lungo inaccessibile in quanto avamposto militare, habitat la cui esplorazione e salvaguardia è filo conduttore del lavoro degli artisti di quest’anno. Diffusa tra l’isola, il museo Ham – Helsinki Art Museum e l’elegante Esplanadi – dove si può vedere anche un albero di Penone – la Biennale è anche un interessante progetto di continuità tra spazi urbani e la natura, la quale si profila sempre più come limite e rifugio, shelter, appunto. In una città di architetti, dove gli edifici simbolo per la comunità hanno segnato il passo della sua storia, come l’iconica biblioteca Oodi, e dove sono sorti in poco tempo nuovi quartieri e alti palazzi, l’arcipelago si profila come limite naturale e rifugio anche dalla cementificazione.

Lungo Esplanadi l’opera di Giuseppe Penone, Luce e ombra, 2014
L’installazione di Ernesto Neto sull’isola, SaariBird, 2025

La mostra è gratuita nelle sedi di Vallisaari e Esplanadi, a pagamento nelle sale di Ham. Visitabile fino al 21 settembre 2025.

Foto: Maria Stella Bottai