En route alla Biblioteca Apostolica Vaticana. Viaggiatori e viaggiatrici fuori dall’ordinario

Se immaginiamo che ogni libro è un viaggio, da una biblioteca si dipanano trame che arrivano ad avvolgere tutto il planisfero. Questa sensazione affiora nel visitare la mostra En route. In viaggio con Lorenzo Jovanotti Cherubini, Maria Grazia Chiuri, Kristjana S Williams alla Biblioteca Apostolica Vaticana di Roma. Nell’anno del Giubileo 2025 i curatori – Giacomo Cardinali, Simona De Crescenzo, Francesca Giannetto, Delio V. Proverbio – hanno inteso valorizzare alcuni fondi della Biblioteca creando un percorso tra le vite e gli itinerari di alcuni viaggiatori e viaggiatrici fuori dall’ordinario.

Partiamo dal titolo: En route è il nome di una singolare rivista prodotta allo scadere dell’Ottocento da due giornalisti francesi, Lucien Leroy e Henri Papillaud, che, sull’esempio dei loro colleghi inglesi E. R. Louden e Herbert G. Field, decidono di tentare il giro del mondo partendo “sans un sou”, senza un soldo. Finanziati dalla loro impresa editoriale e dall’interesse riscontrato per la loro avventura, riescono a pubblicare 14 numeri del giornale tra Nizza, Bombay, la Cina, il Messico, dove si è concluso il viaggio.

La rivista è stata collezionata dal diplomatico italiano Cesare Poma, che tra Otto e Novecento viaggerà tra Smirne, Rio de Janeiro, New York, San Francisco, Mexico, Tientsin, Johannesburg, solo per citare alcune tappe. Appassionato di cultura, linguistica e arte orientale, Poma è collezionista e bibliofilo e la sua collezione di carte, documenti e periodici è confluita nella Biblioteca Apostolica Vaticana grazie all’iniziativa della madre, Clelia Bona de Fabianis. Dalla sua archiviazione ha avuto origine anche l’istituzione di una borsa di studio per studiare il ricco fondo.

Il tour du monde di Leroy e Papillaud e i viaggi di Poma hanno ispirato oggi i lavori su carta dell’artista islandese Kristjana S Williams, che ricrea con ritagli e collage dai vivaci colori le storie fantastiche di questi viaggiatori:

Oggettiva e poetica, didascalica ed evocatrice, così da prendere con sé il visitatore, ripresentare le biografie del Console italiano e dei due giornalisti francesi, e squadernargli sotto il naso gli itinerari dei loro viaggi, le tappe, gli incontri, gli scorci e i tramonti. Con una sorta di cartografia esatta e sognante, ché il viaggio è misura e scoperta

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(dal sito della mostra)

Una mappa di Kristjana S Williams in mostra

Negli stessi anni, sei donne sono partite da Inghilterra, Scozia e Stati Uniti per mettersi in viaggio da sole. Le storie di Annie Londonderry, Nellie Bly, Elizabeth Bisland, Gertrude Bell e le sorelle Smith sono state interpretate da installazioni site-specific ideate da Maria Grazia Chiuri, già direttrice creativa di Dior, nella Sala Barberini e in cima allo scalone di accesso, con la Chanakya School of Craft di Karishma Swali, ricamificio fondato nel 1984 che vuole salvaguardare il patrimonio artigianale dell’India: patchwork, mappamondi, tessuti che ricreano la storia del viaggio nella loro eccezionale quotidianità, con particolare attenzione all’abbigliamento delle viaggiatrici:

Penso a Nellie Bly, che ha fatto il giro del mondo in 72 giorni, portando con sé un solo abito e una borsa, ridefinendo le convenzioni del suo tempo, il modo in cui una donna doveva viaggiare o vestire. Sulla loro scia si è aperto un dialogo globale su certe questioni.

 

(Maria Grazia Chiuri)

Installazione site-specific nella Sala Barberini

La Biblioteca Apostolica Vaticana rende per l’occasione eccezionalmente visitabile il Salone Sistino, che accoglie una mappa tessuta di Alighiero Boetti dalle collezioni di Intesa San Paolo-Gallerie d’Italia. La sua attualità a distanza di quarant’anni, nel pieno di nuovi conflitti bellici, rende un altro aspetto del viaggio, quello dei confini, mutevoli e non sempre attraversabili.

L’arazzo di Boetti nel Salone Sistino

E chissà se nella raccolta della preziosa biblioteca un giorno potranno trovare posto anche i diari e i disegni di Lorenzo Cherubini, Jovanotti, appassionato esploratore la cui bicicletta da viaggio apre il percorso della mostra. L’artista ha prestato i suoi diari pieni di appunti, i suoi disegni e la sua biblioteca personale da viaggio, nonchè la traccia musicale che accompagna il percorso.

Un disegno di Jovanotti

La mostra, accompagnata da un ricco catalogo, è visitabile fino al 20 dicembre 2025. Prenotazione obbligatoria.

In copertina un’opera di Kristjana S Williams.

MSB