La Fondazione Beyeler e il suo gioco da tavolo

Questo post non porta verso un testo da leggere o un collegamento da aprire, bensì verso la scatola di un gioco da tavola: un board-game ideato, prodotto e diffuso dalla Fondation Beyeler (CH), col titolo Speed Art.

La raccolta Beyeler non solo conserva nelle sue sale capolavori dei massimi artisti del XX secolo – fra cui Klee, Matisse, Picasso, Giacometti, fino a Pollock, Bourgeois, Kiefer – ma mette in opera diversi progetti che mirano alla mediazione, alla soddisfazione dei visitatori, al loro coinvolgimento, anche successivo alla visita.
Dalle attività del settore di “Mediazione artistica” della Fondazione, deriva anche il gioco Speed Art, firmato da Christian Fiore e Knut Happel e pubblicato dall’editore Carlit nel 2015.
Nella piccola scatola di cartone, si trovano (oltre a gettoni segnapunti, distintivi e pulsante-buzzer) 70 carte da 8×12 cm. che riproducono sul recto altrettante opere della collezione, mentre sul verso si trovano le didascalie (autore, titolo, anno) e dei simboli iconici che individuano ciascuna opera all’interno di una categoria.
Le categorie sono sei – Paesaggio, Animale, Gruppo di persone, Scultura, Figura seduta, È astratto questo? – e sono il fulcro del gioco, che consiste nel cercare di fare dei tris di carte affini, 3 paesaggi, 3 opere astratte e così via, in modo da accumulare i 7 gettoni che servono a vincere la manche.
L’abilità richiesta in questa modalità di gioco non riguarda le conoscenze pregresse di storia dell’arte, ma la capacità di osservare, riconoscere e classificare: il dipinto Improvvisazione 10 di Kandinsky per esempio può essere allo stesso tempo Paesaggio, Figura seduta e Composizione astratta, complicando la scelta del giocatore e ampliando le possibilità combinatorie delle terne di carte.
La scatola racchiude anche due buoni esempi di edutaniment: le spiegazioni del gioco, con esempi di  scelte corrette, errate, confutabili e un mini-catalogo con le schede di alcuni autori, riflessioni su iconografie e composizione e curiosità che inducono il giocatore a informarsi maggiormente su autori e opere.
Si può anche giocare in modalità “esperti”, puntando a riconoscere subito il nome dell’artista e il soggetto dell’opera. Ma il senso e il gusto di Speed Art non è tanto la risposta veloce a un quiz di storia dell’arte, quanto il ragionamento sull’appartenenza di un’immagine a uno dei grandi insiemi proposti: la natura, il corpo e i corpi, gli oggetti, le forme libere. Sono sufficienti ad accogliere la varietà del visibile e del riproducibile espressa nelle 70 opere selezionate? Il gioco è questo.
AS